Di ciò che ho visto

 

Da quando ho iniziato a fotografare, ho sempre portato con me la macchina fotografica nei viaggi. Non che mi sia mai aspettato di poter scattare chi sa quali splendide foto o reportage “dal fronte”, ma semplicemente credo mi piacesse collezionare ricordi, riuscire  a raccontare le cose viste o la gente che mi circondava e che condivideva quei momenti con me.

In effetti credo che il classico fotografo della domenica che usa la compattina solo in vacanza, riesca a portare a casa scatti che ricordino la vacanza trascorsa in maniera molto più efficace rispetto a un fotografo abituato a fare altri tipi di foto. L’ansia di voler fare lo scatto perfetto, di voler a tutti i costi immortalare eventi o luoghi simbolo in modo impeccabile porta a tornare a casa con foto magari troppo fredde, asettiche, che in realtà della vacanza e del contesto non riescono a dire proprio nulla.
Si, in effetti quando ero bambino e mio padre mi dava la sua macchina fotografica per giocare a far foto, mi divertivo davvero di più in vacanza.

Ad ogni modo quelle che seguono son foto che ho scattato le scorse settimane in giro per il Veneto. Non vogliono raccontare un percorso preciso, un’avventura o qualche cosa, vorrebbero semplicemente mostrare i posti e la gente che ho visto in quei giorni. E non è un caso se inauguro questo blog facendo una cosa che non avevo mai fatto, e cioè mostrare delle foto “da vacanza”. E’ proprio per provare a fare cose nuove che tutto questo nasce.

 

One thought on “Di ciò che ho visto

  1. Ok, ho deciso di commentare direttamente qui perché è da più di una settimana che guardo regolarmente queste foto ma quando poi ci sentiamo dimentico sempre di parlartene.
    La cosa che più mi stupisce è che… beh, io c’ero, ma tutto quello che hai visto tu, non era così bello catturato dai miei occhi. Tu hai l’incredibile capacità di scoprire il bello in ogni luogo, di catturare momenti che altri lascerebbero sfuggire, riuscendoci senza affannarti, senza perdere le ore sulla stessa foto.
    E poi racchiudono ricordi bellissimi, ma questo è forse un parere troppo poco oggettivo.
    Complimenti, come sempre.

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