L’Orto Botanico di Palermo nasce alla fine del ‘700 come importante istituzione scientifica e di raccolta della flora di tutto il mondo, e ad oggi, con oltre 12000 specie diverse ospitate, è uno dei più grandi d’Europa. Da Palermitano, non posso che amarlo, sin da quando ci andai per la prima volta da bambino e scoprii tutte le meraviglie che custodiva, quasi in segreto. Alberi esotici di tutte le forme, i semi a forma di elica che volteggia quando si staccano dai rami, le piante sensitive che si muovono dolcemente se sfiorate, la pianta del sapone con la quale si possono lavare le mani, la serra delle piante grasse. Qualche settimana fa ci son tornato per accompagnare la mia amica Roberta, che li dentro ha voluto ambientare una sessione di ritratti, e così ne ho approfittato per girovagare un po’ e scattare delle foto. L’orto di Palermo cambia totalmente identità a seconda delle stagioni, seguendo i cicli naturali, il clima, il tempo. Già, il tempo li dentro sembra fermarsi, il rumore delle cicale, i vetri sporchi delle serre, i raggi del sole che attraversano gli alberi. Sembra tutto sospeso, in quel tempo. Questi sono i colori, la luce e i toni di fine estate. C’era caldo, e il tempo si era fermato.
Foto fantastiche come sempre 🙂
E ottima scrittura!!
a prestooo!!
Cara… ma grazie *______*