In viaggio tra le Cinque Terre

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Da bravo terrone, una delle prime cose che mi domandai quando arrivai a Milano fu “ma i Milanesi, se vogliono andare a mare, cosa fanno?”.
Poco dopo capii che la risposta era essenzialmente “ma ovvio, si va in Liguria!”. Ecco, rendermi conto che servivano 150km per vedere il mare infranse il mio giovane cuore siculo (ma in fin dei conti è il prezzo da pagare per essere una città un po’ in mezzo a tutto quanto).
Fortunatamente poi venne l’estate, le ferie, e il vero mare della Sicilia. Rimaneva però la curiosità per quella meta così vicina e così lontana, curiosità finalmente placata qualche settimana fa quando, sfruttando uno degli ultimi week end di sole della stazione, son andato per la prima volta in Liguria ed anche in grande stile (leggasi cinque terre).
Le cinque terre credo non abbiano bisogno di presentazioni e quindi, visto il fin troppo lungo preambolo, racconto solamente che le ho raggiunte in treno e che sempre in treno son saltato dall’una all’altra durante la giornata (molto comodo, sembra più che altro di usare una metropolitana).
Ho avuto la fortuna di andare in bassa stagione, senza la moltitudine di turisti ad incasinare tutto (tranne i giapponesi. Quelli erano tantissimi, troppi), e le cinque terre son state una grande scoperta. Molto simili, eppure molto diverse per tanti aspetti, non saprei di preciso dire quella che ho apprezzato di più (forse Vernazza, o forse Riomaggiore). Tutto molto colorato, accogliente, turistico, allegro. Di certo non sono una meta avventurosa o sconosciuta, ma per una tranquilla domenica di relax probabilmente son l’ideale.
Ci tornerò, magari in modo, e magari al tramonto, giusto per completare la serie di foto cliché!

Certo che… 150km per vedere il mare dovrebbero esser vietati dalla legge eh.

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