Cartoline da Dusseldorf

Quando ti rendi conto che i biglietti aerei nel periodo di Pasqua per tornare in Sicilia costano di più (molto di più) di quelli verso tante altre mete estere, inizi a valutare il classico “piano B” invece di tornare a casa. Per questa Pasqua io e la mia amica di viaggio Marilena abbiamo optato per la Germania, e nello specifico per Dusseldorf e Colonia. È stato un viaggio improvvisato al volo, zaino in spalla e con una notte da passare barboneggiando in stazione (e le migliori avventure iniziano così, no?).
Era (stranamente) la prima volta che mettevo piede in Germania. Lo ammetto, ho sempre avuto dei preconcetti verso il popolo teutonico e la loro terra, preconcetti in parte confermati e in parte totalmente superati. Dusseldorf ci ha accolto con un cielo uggioso e circa 15 gradi meno del previsto, e abbiamo inoltre scoperto che la Pasqua (e nello specifico il Venerdì Santo) è particolarmente sentito in Germania e molte delle attività commerciali erano chiuse. Lo so, non sembra una grande accoglienza, ma i colori del tramonto visto dalla nuova zona portuale, i vicoletti del centro pieni di locali e birrerie e i due splendidi musei di arte moderna e contemporanea hanno rapidamente fatto dimenticare il freddo crucco.
I due musei (il K20 e K21) mi hanno rispettivamente regalato una splendida mostra su Otto Dix (vietata però da fotografa, punto a sfavore) e un’installazione difficilmente raccontabile che permette di saltare su una enorme rete metallica sospesa a circa 20 metri di altezza tra sfere giganti e finte nuvole. Assolutamente da provare se avete l’occasione (riflettendo però con cura se soffrite di vertigini come me eh).
La zona portuale è sovrastata dal noto ed iconico complesso di tre palazzi dell’architetto Frank Gehry e dal ponte sul Reno. Abbiamo visto la zona con cielo coperto e con cielo azzurro al tramonto, ed è inutile sottolineare quanto il panorama cambiasse totalmente tra le due condizioni (tanto da costringermi a buttare tutte le foto fatte con il brutto tempo…).
Dusseldorf è una città parecchio interessante, non semplicissima da esplorare e sicuramente da scoprire con stoicità e convinzione, ma che riesce a sorprendere, da tanti punti di vista. È però una piccola realtà, che si può ampiamente esplorare in due giorni. Per questo abbiamo deciso per il terzo giorno di dirigerci verso la vicina Colonia in treno. Ma di questo parlerò nel prossimo post…

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