Tra Como e Brunate

In assenza di mare nelle immediate vicinanze, la mia mente va subito a cascare all’idea del lago. Forse sarà stato anche questo pensiero subconscio a portarmi a scegliere per Como come meta per la prima gita fuori porta in moto con Miriam. Per lei era la prima volta su una due ruote fuori città, ma sapevo che mukkina si sarebbe comportata bene e ci avrebbe portato a destinazione senza paura. Conosco abbastanza bene Como, ci son stato un paio di volte, ma senza mai fotografarla realmente (anche perché ho sempre beccato meteo poco favorevole). Questa volta, invece, tutto era perfetto. Oddio faceva un caldo che non vi dico, ma per fortuna quello non traspare negli scatti. Dopo aver passeggiato per i vicoli del centro, ed aver fatto un rilassante picnic sul prato, abbiamo notato una piccola funicolare che si arrampicava sul promontorio subito a ridosso della città e che portava ad un piccolo centro abitato. Con il consueto aiuto di google abbiamo scoperto che si trattava della funicolare di Brunate, un piccolo capolavoro dell’ingegno datata 1891. Vista la coda interminabile all’imbarcadero per poter prendere i traghetti che attraversano il lago, abbiamo quindi deciso di dirigerci verso il piccolo mezzo arrampicatore.
Brunate è essenzialmente un piccolo agglomerato di ville storiche liberty super lussuose (o totalmente abbandonate, senza mezze misure), con poco altro. Ha un fascino molto particolare, di tempi che furono, di tempi dove avere una villa liberty era il segno distintivo per una famiglia. Ciò che però mi ha più colpito è la vista, la splendida veduta su Como e sul lago. Credo che non mi scorderò mai di questa gita al lago. Probabilmente non per la funicolare, non per la bella giornata e neanche per la vista. Ma per tanto altro che per foto non si riesce a raccontare (e forse è anche meglio cosi).

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