La bellezza dei posti un po’ sperduti (come Rosazza e il Ricetto)

Grazie a Miriam sto scoprendo tantissimi luoghi in Piemonte poco noti e che non credo avrei mai potuto conoscere da solo. Giusto ieri mi ha portato in una specie di radura a metà tra la steppa e i paesaggi della Scozia, ma di questo ne scriverò la prossima volta. Oggi voglio invece raccontare di due luoghi tanto belli quanto è buffo il loro nome: Rosazza e il Ricetto di Candelo.
Il primo è un piccolo paesino di ben 95 anime (!) nel Biellese. Prende il nome dall’omonimo senatore del Regno che volle costruirsi in pratica un paese tutto per se (viva le manie di grandezza) e sembra davvero un luogo perso nel tempo. Ha un’atmosfera molto particolare e tetra, a cominciare dal cimitero monumentale che accoglie all’entrata (davvero grande se paragonato a quanto sia piccola la cittadella).
Poco dopo ci siamo diretti vero il Ricetto di Candelo, una struttura fortificata medievale che mi ha fatto venire immediatamente alla mente Game of Thrones (ma senza sangue e tette). Un complesso davvero ben tenuto, che permette di passeggiare con un’atmosfera di 500 anni fa.
I colori delle mura in cotto, complice la luce del tramando, erano splendidi e addentrarsi tra i vicoletti è stata un’esperienza unica, un taglio netto dal resto della civiltà moderna.
Piccoli luoghi, un po’ sperduti, che mi ricordano quanto incredibilmente ricca di meraviglie sia l’Italia, e quando davvero non basti una vita per ammirarle tutte.

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