Esplorando la Reggia di Venaria

La Reggia di Venaria era da tempo nella mia wishlist dei posti da visitare in Piemonte. L’avevano consigliata i miei colleghi torinese, e anche Miriam mi aveva raccontato di quanto fosse bella. Proprio con lei, assieme alla mia amica Kika, abbiamo deciso di organizzare una gita e andare finalmente ad esplorarla.
Venaria è una reggia abbastanza diversa da quelle che ho visto in altre città (e nazioni). Non tanto per lo stile o l’architettura, quanto per gli arredi (assenti). Il palazzo è stato per anni abbandonato e lasciato al degrado e ai saccheggi. Dentro la reggia vi sono tutta una serie di foto e reperti che testimoniano il periodo di abbandono e che lasciano assolutamente stupiti (in senso negativo, ovviamente). Come si può abbandonare un posto così? Come si può permettere che venga totalmente saccheggiato e distrutto un luogo così meraviglioso? Son state rubate pure le mattonelle del pavimento, giusto per capirci.
I pochissimi arredi che ci sono provengono quindi da altri luoghi, e tranne qualche piccola eccezione non vi è alcun orologio barocco, sofà dorato o letto pomposo. Molte pareti sono state poi totalmente stuccate di bianco, perchè totalmente private delle decorazioni originarie. Eppure, malgrado questa apparente assenza di “regalità”, la reggia mi è piaciuta da impazzire. Indescrivibile trovarsi davanti al famoso corridoio con il pavimento a scacchi e le grandi vetrate. I tendaggi che coprono molte delle pareti sono organizzati bene e non stonano per nulla. I soffitti affrescati (troppo in alto per esser deturpati totalmente) sono splendidi.
Un’altra cosa bella di Venaria (motivo anche del successo che sta avendo negli ultimi anni) è la presenza costante di numerose mostre contemporaneamente, spesso molto interessanti. Saltata a piè pari quella su Lady D pr ovvi motivi, abbiamo invece ammirato quella su Peter Lindbergh e Boldini. Molto diverse tra di loro, entrambe super interessanti ed affascinanti.
Aspettate qualche mostra di vostro interesse, attendete una giornata di sole e, se potete, andate alla Venaria Reale.

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