Volando tra le fabbriche del torrente Cervo

L’archeologia industriale mi ha sempre affascinato. Una delle cose che mi piacerebbe fare “da grande” è entrare di nascosto nelle fabbriche abbandonate, nei capannoni lasciati a loro stessi, ed esplorare un po’ in cerca di cose dimenticate. Non è una cosa semplice, e soprattutto non è una cosa da fare da soli. Un piccolo passo l’ho fato grazie al drone, che mi ha permesso, anche se non di persona, di esplorare un po’ alcuni edifici industriali abbandonati che si trovano su una sponda non raggiungibile del torrente Cervo, a Biella. La città vanta una tradizione millenaria per la lavorazione tessile e con l’industrializzazione sono sorti numerosi opifici lungo le sponde del corso d’acqua. Con il tempo, la globalizzazione e la concorrenza, però, le cose sono iniziate a cambiare ed adesso molti edifici sono solo la testimonianza di un passato che fu.

L’idea di far foto dall’alto, da punti di vista non raggiungibili, è un altro aspetto che mi affascina tantissimo. Il mio primo approccio con la bestiolina voltante è stato assolutamente ludico e di sperimentazione con i video. Ma sapevo che avrei iniziato a sperimentare anche con le foto. E devo ammettere che il risultato, per lo meno dal punto di vista “tecnico”, non mi delude affatto.

 

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