La giostra, il belvedere e Bergamo

Quando torno a Palermo, per prendere l’aereo, passo quasi sempre dall’aeroporto di Bergamo. Una città dove formalmente son stato decine di volte, ma che in realtà non avevo mai visto. Già, perché Bergamo è uno di quei posti vicinissimi a Milano, facile da raggiungere con il treno, che procrastini di vedere perché “tanto c’è tempo la prossima volta”. Volevamo andare a Mantova per una visita in giornata, ma visto il brutto tempo abbiamo preferito rimandare e scegliere, finalmente, la ben più vicina Bergamo come meta di “ripiego”. Anche lei, probabilmente, è molto più bella da vedere durante una giornata di sole e cielo azzurro, ma anche con il tempo uggioso, la pioggia e i nuvoloni ha un suo fascino. Anzi, il bel vedere dalla città alta, con le nuvole imponenti che sovrastano quella basta, è in fin dei conti una bella cartolina da collezionare. Così come un’altra immagine che mi piace ricordare è quella della giostra, tutta colorata, attraverso il vetro del bus di ritorno.
Nota culinaria, immancabile, positiva per la polenta e osei e sopratutto per quel piccolo panificio di cui mi sfugge il nome e che ci ha regalato anche un buonissimo pane con uvetta e mele. E finalmente, anche io so cosa c’è oltre quell’aeroporto che profuma per me di casa…

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