Di libri antichi e luoghi nascosti

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Altra piccola perla che ho visitato grazie alle vie dei tesori è stato l’archivio storico comunale di Palermo. E’ difficile descrivere un luogo simile a parole, ed è stato anche più difficile riuscirci con le fotografie.
All’interno vi sono i documenti che raccontano sette secoli della storia della città, sin dal XIII secolo in circa sette mila metri di scaffalature. La sala principale, quando fu costruita, era una struttura estremamente all’avanguardia e che si ispirava all’architettura navale per rigore, senso estetico e pragmatismo (ed in effetti sembrava di essere all’interno di una immensa stiva). Se qualcuno di voi ha mai visto Palermo Shooting (e se non lo avete fatto, fatelo), probabilmente si ricorderà delle ultime sequenze che concludono il film. Ecco, son state girate dentro l’archivio. E’ un luogo estremamente affascinante, con quelle pergamene, quelle pagine corrose dal tempo, quei sigilli in cera lacca. E non è neanche facilmente visitabile, visto che al di là di iniziative particolari almeno attualmente è accessibile solo tramite prenotazione. E poi, bhè, forse con un pizzico di nostalgia e di ammirazione, rifletto sul fatto che in quelle pagine ci sono le nostre storie, le storie di noi Palermitani. Ad esempio ho visto la cartina dove era segnato il futuro piano edilizio per l’urbanizzazione della zona dove attualmente vivo. E si, fa un certo effetto, credetemi.

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