Di impronte sui muri e case abbandonate

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Visto che Stefania doveva tornare in Francia dopo un breve saluto a Palermo, abbiamo deciso di fare un piccolo meeting fotografico “come ai vecchi tempi” per salutarla a dovere. E’ pure riuscita a venire Roberta da Catania (un grande avvenimento vista la sua latitanza degli ultimi tempi eh!). Volevamo evitare di passeggiare e fotografare nei soliti posti, così siamo partiti all’esplorazione di Monte Pellegrino, ovvero il promontorio che si affaccia su Palermo. Il monte ha due strade per arrivare in cima, ma purtroppo la più bella e suggestiva è chiusa da tempo per un crollo (e dubito che verrà mai riparata). Malgrado ciò la vista era comunque magnifica, e addentrandoci nel piccolo bosco che si trova sulla sommità abbiamo anche scoperto una serie di complessi abbandonati e fatiscenti, oltre che estremamente affascinanti (le impronte che si vedono in una foto erano rosso sangue, e credetemi che a prima vista facevano un certo “effetto”). Io per una volta ho deciso lasciar perdere la digitale e scattare semplicemente in analogico, anche perchè avevo bisogno di qualche cosa di stimolante che mi facesse “alzare il culo” e fotografare. Devo dire che, con il senno di poi e vista l’ambientazione che abbiamo trovato, son parecchio contento della mia scelta. La giornata si è conclusa con un immancabile gelato a Mondello (e visto che avevo finito il rullino son dovuto tornare alla fredda tecnologia).

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