Di questo ultimo anno di vita

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Questo doveva essere un post senza foto, il primo. Volevo raccontare del mio primo anno a Milano (compiuto una decina di giorni fa). Ho pensato a lungo a cosa avrei scritto, a cosa avrei voluto condividere. Son successe tantissime cose in questo anno, ho iniziato a lavorare, ho cambiato città ed iniziato a vivere da solo, mi son laureato, ho cambiato lavoro, ho visto Star Wars VII (ehi, va inserito nei grandi eventi dell’anno) e visitato tantissimi posti nuovi. Ho anche perso tanto, ho meglio ho dovuto rinunciare a tanto. La famiglia, gli amici di sempre, la mia stanza, e tanto altro. Per fortuna ho anche guadagnato tantissimo, conoscendo persone splendide, persone interessanti e persone che mi hanno in qualche modo cambiato. In realtà tutto questo mi ha cambiato, me ne rendo conto giorno dopo giorno. Se in meglio o in peggio credo di doverlo ancora capire, anche se il cambiamento il più delle volte è una cosa positiva.
Ciò che è successo in questo anno è in parte raccontato proprio su questo blog. Far foto, girare, viaggiare, son le cose che più amo, e che più mi hanno accompagnato in questo grande e lungo periodo. Eppure mancano tantissime informazioni, tantissimi dettagli, tanti aspetti che ho provato a scrivere proprio in questo post, ma che non son riuscito a rinchiudere in una manciata di parole. Forse devo ancora capire io stesso cosa sia realmente accaduto, cosa sia realmente accaduto a me.
Quindi, come accennavo prima, questo sarà comunque un post con foto. Foto scattate proprio per quell’anniversario, foto senza alcun motivo, scattate lungo corso Buenos Aires, vicino casa mia. Foto che non raccontano assolutamente nulla di questo anno, ma che ho potuto scattare solamente grazie a questi 365 giorni. Perché forse un luogo dove puoi girare per la tua via, sbrigare commissioni, passeggiare e scattare foto senza essenzialmente pensarci, magari può anche esser chiamato casa.

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