Cartoline da Colonia

Una volta a Dusseldorf, raggiungere Colonia è molto semplice. Le due città sono collegate circa 3 volte l’ora dai treni regionali per tutto il giorno (e la notte). Malgrado quindi il brutto tempo abbiamo deciso di esplorare la città della Renania. Riesco a consigliarla solamente per una gitarella di un giorno al più, è facilmente esplorabile a piedi e il centro storico è abbastanza piccolo. Poco più a nord c’è il quartiere “bohemien” con architetture più classiche e meno teutoniche. Anche in questo caso nota di merito al bellissimo museo di arte moderna (ricchissima la collezione pop-art, e poi c’è anche un bellissimo Guttuso che male non fa). La cattedrale è una delle più grandi che abbia mai visto, anche grazie al gioco di prospettive e al tetto davvero alto. Mi son sentito piccolo come non mai, che poi credo fosse proprio l’intendo dell’architettura gotica.
Più che della città mi piace spender due parole sulla mia esperienza con i tedeschi. Premetto che è solo una primissima impressione, e devo assolutamente tornare e vedere altri posti. So bene che i luoghi comuni son sempre ragionamenti semplici, stupidi e miopi. Eppure ho trovato i tedeschi esattamente come li avevo immaginati. Abbastanza scostanti, impersonali, poco disposti ad accogliermi e con un dubbio senso dell’ironia che era in bilico con la pura presa in giro. Abbiamo inoltre avuto più difficoltà con la lingua di quanto pensassi, perché molti commercianti non capivano (e non mi sembra si sforzassero più di tanto) alcuna parola che non fosse tedesca. Inoltre non sorridono, non sorridono davvero mai. Quando ordini qualche cosa, saluti, paghi il conto o chiedi informazioni, il loro volto rimane assolutamente impassibile.
Eppure, appunto, i luoghi comuni generalizzano per definizione, e ogni regola ha certamente le sue eccezioni. E quindi perchè non parlare anche di tale Anastasia, studentessa di architettura che, vedendomi in difficoltà con l’app per i biglietti del tram, non solo mi ha accompagnato sino alla mia fermata per esser certa che non mi perdessi, ma mi ha anche dato suggerimenti ed offerto il biglietto perchè la macchinetta accettava solo monete. Il tutto sorridendo, cosa che ho scoperto essere assolutamente non scontata in un tedesco. Si, ogni regola ha le sue eccezioni, e sarò ben felice di esser nuovamente smentito sui miei preconcetti in futuro.

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