Cartoline dal Val di Noto (parte I)

E’ particolarmente difficile, almeno per me, riuscire a dire quale sia la zona della Sicilia “più bella”. Il trapanese è una provincia splendida, così come amo tantissimo il Palermitano (anche per ovvi motivi patriottici).
In passato mi è però capitato di rispondere a questa domanda con il Val di Noto, e la provincia di Ragusa nello specifico.

Penso che il Ragusano sia un po’ una regione a se, con una identità tutta sua. La diversità rispetto al resto della Sicilia è principalmente data dal fatto che tutta la zona fu ricostruita dopo il devastante terremoto del tardo ‘600 con uno stile abbastanza unitario ed omogenio, il “tardo barocco”.

Da siciliano, non posso che amare il barocco, la sontuosità dell’oro, le forme tondeggianti e le geometrie esagerate, e tutta la zona della provincia di Ragusa ne è stracolma (e se è patrimonio dell’umanità Unesco ci sarà pure un motivo).

Ho sempre promesso a Miriam che l’avrei portata a vedere le meraviglie del Val di Noto, e l’occasione (almeno di iniziare) è stata la scorsa estate. In tre, densi giorni, ci siamo gustati Modica, Noto e Ragusa. L’ordine è stato puramente di comodità geografica, e in questo post ci sono foto di Modica e di parte di Noto.

E’ difficile descrivere queste due città (soprattutto la seconda), sono per me di una bellazza da togliere il fiato. Quando il sole inizia a tramontare e il giallo delle facciate diventa oro, sembra un paesaggio surreale. Ma proprio il tramonto su Modica, sarà nel prossimo post…

Rispondi