Ieri assieme a 5 amici, di quelli che sembra averli da una vita intera, siamo andati a fare un’escursione al tramonto nella valle del Bove (sull’Etna). Siamo partiti verso ora di pranzo alla volta di Catania con zaino, scarponi da tracking, macchine fotografiche (io mi son portato la NX300) e ovviamente musica. Dopo un lungo viaggio in macchina, e soprattutto dopo aver fatto una strada un po’ “colorita” che ci ha portato ad incontrare un simpaticissimo gregge di pecore (ma qui ci colpa il TomTom che a quanto pare si sentiva particolarmente spiritoso) siamo finalmente arrivati a destinazione. L’incontro era a Zafferana Etnea (ridente cittadina di una manciata di anime ai piedi dell’Etna). Li, assieme alla guida e al resto del gruppo siamo andati all’inizio del sentiero “schiena dell’asino” e abbiamo incominciato la salita. Immagino che quando si parla di tracking, di escursioni e di natura un tono composto e serio sia abbastanza d’obbligo. Noi però siamo finiti a parlare di ricette di piatti tipici palermitani con l’aiuto guida (una ragazza della nostra età che sembrava particolarmente felice di non dover badare ai classici turisti tedeschi sulla cinquantina) e ad ascoltare la colonna sonora della compagnia dell’anello dal cellulare (anche perchè il paesaggio mozzafiato era decisamente adatto). Probabilmente qualche cosa deve essere andato storto.
Vedere la cima dell’Etna in lontananza, le luci di Catania accendersi pian piano, scendere totalmente al buio con le sole torce, sarà stato anche stancante, ma soprattutto è stato indimenticabile.