Cartoline dalla città eterna (II parte)

Visitare Roma in un paio di giorni è oggettivamente impossibile. Mi domando se basti una intera vita per scoprire tutti i monumenti, le chiese, i luoghi che la capitale regala. Se proprio si deve scegliere cosa vedere, e si ha poco tempo, perchè non scegliere direttamente i luoghi simbolo, iconici e stupendamente da cliché? L’ultimo giorno lo abbiamo trascorso tra quelli che sono forse i punti più visti e fotografati al mondo, ovvero piazza di Spagna, il Pantheon, la fontana di Trevi e piazza Navona. Volendomi soffermare su uno, in particolare, non posso che scegliere l’ultimo. Essere a piazza Navona ti fa sentire incredibilmente piccolo, ed in presa alla sindrome di Stendhal in versione Maxi. Trovarsi schiacciati (letteralmente, vero Bernini?) tra la fontana dei quattro fiumi e la chiesa di Sant’Agnese, e poi girarsi ed ammirare le altre due fontane ai lati opposti della piazza. Giusto il tempo di girare l’angolo, e ritrovarsi l’imponente Pantheon (e anche il mitico caffè Eustachi).

Mi rendo conto che questo racconto della mia passeggiata a Roma diviso in due parti sia abbastanza banale, ma credo dipenda anche dal fatto che non bastano certo una manciata di parole (o foto) a descrivere e raccontare una città che è davvero eterna ed unica.

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